In testa alle classifiche mondiali, i due Paesi si confrontano sulla produzione di vini e formaggi di qualità, ma si scoprono alleati nella lotta ai falsi
La visita del presidente francese Francois Hollande a Expo accolto dal premier italiano Matteo Renzi è l’occasione per fare il punto sulla competizione fra Italias e Francia per quanto riguarda la produzione agroalimentare. Dal vino ai formaggi, infatti, è storica la sfida tra i due Paesi. Così, sul fronte del vino – sottolinea la Coldiretti – la Francia nel 2014 ha riconquistato lo scettro di maggior produttore mondiale di vino davanti all’Italia. Nello stesso anno, però, con un balzo del 20 per cento nelle bottiglie spedite all’estero, lo spumante italiano ha sorpassato lo
Champagne: il 2014 si è chiuso con la spedizione oltre frontiera di oltre 320 milioni di bottiglie di spumante italiano, il record di sempre mentre le esportazioni di Champagne si sono fermate a 307 milioni di bottiglie. Sul fronte dei formaggi, invece, grazie a gli ultimi riconoscimenti comunitari, salgono a 48 i formaggi italiani a denominazione di origine protetta (Dop) tutelati dall’Unione Europea, mentre la Francia è ferma a 45.
Un campo dove i due storici “nemici” si scoprono alleati è quello della battaglia mondiale contro il falso a tavola. E se per l’Italia i prodotti più falsificati sono Parmigiano Reggiano e Grana Padano ma anche prosciutto di Parma o San Daniele, Chianti e Amarone,
per la Francia l’attacco dei falsi riguarda: Champagne, Beaujolais, Bordeaux, Cognac e formaggi come Roquefort.