In pochi altri contesti come la cucina. la tradizione ha un peso così determinante. Il tempo, infatti, ha il potere di selezionare le preparazioni più adatte, gli accostamenti più gustosi e le ricette più appetitose. Ecco perché, in tavola, la tipicità è la miglior garanzia. Certo, la sola tradizione non basta, va interpretata e, nel caso opportunamente rinnovata come succede al Ristorante La Comacina, uno dei templi della cucina lariana. Situato proprio di fronte all’isola Comacina che, incastonata tra la vetta della Grigna e il monte Legnone, sa offrire scorci e panorami davvero unici, è ora gestito da Gianni e Cristina.
Protagonista in cucina è il pesce del Lario che Igor, uno dei pochi pescatori ancora rimasti, porta ogni mattina e che Gianni, lo chef, prepara nei modi più gustosi. L’antipasto “di lago”, per esempio, propone una selezione di specialità come filetto di salmerino marinato con rucolina selvatica, filettino di lavarello in salsa verde, trota di lago affumicata, carpione e crostino con paté di cavedano. Gli intenditori, poi, non si lasceranno sfuggire l’opportunità di assaggiare i caratteristici missoltini, altri pesci di lago, gli agoni, essiccati al sole e ricchi di sapore.
A rendere più appetitosa la tradizione, poi, ci pensano gli accostamenti originali e l’incontro con altre cucine. Così, potremo scoprire che gli spaghettoni artigianali del Cavalier Giuseppe Cocco, una delle eccellenze abruzzesi, si sposano benissimo con la bottarga di lavarello del lago, i pistacchi di Bronte, cittadina alle pendici dell’Etna, e il pesto di erbe spontanee. Oppure che il tipico risotto con filettini di pesce persico può essere ancora più gustoso se mantecato con burrata e accompagnato da erba cipollina e fiori di zucca.
Anche per i secondi, la tradizione si sposa al gusto con specialità sfiziose come il filetto di luccio perca con farcia di capperi di Pantelleria, composta di limoni, contorno di pomodorini confit e indivia belga brasata o l’intrigante zuppa di lago piccantina su crema di fagioli e crostone di pane.
Non mancano anche le specialità di terra, tra cui: la bresaola accompagnata dallo zincarlin, il tipico formaggio dei monti lariani, tra gli antipasti; i “brutti ma buoni” saporiti gnocchi al cucchiaio con funghi porcini o finferli o, tra i secondi, le tagliate e la selvaggina per un’appetitosa lepre farcita delle sue cosce o un fagiano al profumo di rosmarino.
Per un degno finale un goloso dessert, come la charlotte di mele con salsa di vaniglia o l’ananas laccato con salsa di fragole. Il tutto impreziosito dalla gentilezza e la cortesia di Cristina, vera regina della sala, sempre attenta e in grado di offrire il suggerimento giusto.
Ristorante La Comacina: via Statale, 14 – Sala Comacina (Como) Tel. 0344.55035 – www.ristorantelacomacina.it – info@ristorantelacomacina.it