Un abbinamento per il periodo freddo è baccalà mantecato con polenta che può diventare anche un gustoso antipasto per il pranzo di Natale o la cena della vigilia
Polenta e baccalà è un abbinamento tradizionale. Una variante gustosa è quella con baccalà mantecato e polenta a fette. Una ricetta che sembra fatta apposta per le feste di Natale ed è ottima anche come antipasto se le fettine di polenta sono più piccole e usate come crostini.
Il baccalà è il merluzzo conservato sotto sale – da non confondere con lo stoccafisso che è essiccato ed è usato per lo più in Veneto dove è chiamato anche baccalà.
Il baccalà o lo stoccafisso prima di essere cotto va preparato, lavato a lungo e poi ammollato in acqua fredda o latte per almeno 24 ore.
Ingredienti per quattro persone per il Baccalà mantecato con polenta
600/700 grammi baccalà ammollato
4 spicchi aglio
1 litro latte
1 confezione di polenta a cottura rapida
2 litri di brodo vegetale
1 mazzetto di prezzemolo
sale q.b.
pepw q.b.
1,5 decilitro olio
Preparazione:
Portare a ebollizione in una casseruola il latte con il brodo e lessare il baccalà per circa un’ora. Preparare la polenta, seguendo le indicazioni sulla confezione, successivamente va versata su un tagliere e lasciata raffreddare completamente. Sbucciare l’aglio e cuocerlo al vapore per 10 minuti, per renderlo più digeribile. Pulire il prezzemolo, lavarlo e tritarlo. Il pesce, una volta fatto sgocciolare va spellato e spezzato con le mani, eliminando le spine.
Frullare il pesce e l’aglio e il latte con olio fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Se si preferisce avere un effetto mousse bisogna usare una frusta metallica e sbattere lo stoccafisso per circa 20 minuti. Aggiungere sale, pepe e prezzemolo. Tagliare la polenta a fette e cuocerla in padella o sulla griglia, pochi minuti per parte.
Suddividere nei singoli piatti fettine di polenta, pezzetti di baccalà e la crema e servire immediatamente.
L’abbinamento con il vino, per la FISAR polenta è baccalà si abbinano con un Castel del Monte
rosato, un Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo o un Salice Salentino rosato, il piatto però può essere anche ‘alleggerito’ con fette di polenta più sottili e una minor quantità di pesce, per essere usato come antipasto, in questo caso può essere indicato un Pinot, per esempio il Pinot Grigio D.O.C. Friuli Colli Orientali Ronchi san Giuseppe. il Pinot Grigio, come il Pinot Bianco, nasce da una mutazione gemmaria del Pinot Nero. Si ritiene che sia antichissimo, dal momento che tracce della sua coltivazione risalgono all’epoca romana. Agli inizi dell’800 si è diffuso in nord Italia, trovando in Friuli Venezia Giulia le condizioni ambientali favorevoli.